Cosa è Beike Biotechnology

Shenzhen Beike Shenzhen Biotechnology Co. Ltd. è una società di biotecnologia fondata nel luglio del 2005 con i capitali dell’Università di Pechino, dell'Università della Scienza e della Tecnologia di Hong Kong e del Municipio di Shenzhen quando commercializzava la tecnologia sulle cellule staminali ed era già attiva nella ricerca dal 1996. La ricerca e il lavoro clinico nascono dalla collaborazione con le principali istituzioni cinesi tra cui l’Università di Tsinghua, l’Università di Beijng, l’Università di Scienza e Tecnologia di Hong Kong, l’Università medica dell’esercito, l’Università Medica di Zhongshan, l'Istituto di Medicina di Guiyang e l'Università di Zhengzhou. Che tipo di pazienti possono rivolgersi alla Beike e con quali aspettative? A questo proposito va rilevato che vengono ricevute sempre più spesso, a fronte di un parere negativo sulla trattabilità con cellule staminali per alcune patologie, le accese rimostranze da parte di pazienti che affermano di aver invece ricevuto dai loro medici curanti delle indicazioni a favore di questo trattamento. Riguardo questa situazione, che provoca false illusioni, la Beike ricorda che attualmente il range delle patologie trattabili nei propri centri è : Alzheimer Atassia, spinocerebellare e Friedreich’s Traumi cerebrali nei bambini e a certe condizioni negli adulti Paralisi cerebrali Sclerosi multipla (SM) Distrofia muscolare, Duchenne’s Traumi spinali Atrofia muscolare spinale (SMA) Tetraparesi spastica Sclerosi laterale amiotrofica all’esordio (SLA) Parkinson Importante novità inoltre per quanto attiene le patologie oftalmiche: in base ai risultati ottenuti, il trattamento dell’ipoplasia del nervo ottico è quello che finora ha dato le maggiori soddisfazioni insieme alla retinite pigmentosa. Inoltre le lesioni traumatiche al nervo ottico sono in linea generale affrontabili, a patto che il nervo stesso sia ancora collegato ad entrambe le estremità (bulbo oculare e massa encefalica), e che il bulbo oculare stesso sia ancora integro. Esistono dei precisi requisiti per poter accedere al trattamento e per questa ragione viene attuata una procedura di ammissione ben definita con la richiesta delle informazioni necessarie per il nostro staff medico che decide la possibilità del trattamento dei casi che gli vengono sottoposti: Procedura che è del tutto gratuita. Dei quasi 6000 pazienti che si sono sottoposti ai trattamenti a base di cellule staminali, circa l’80% hanno avuto dei miglioramenti pur con delle importanti differenze. Questa percentuale è in aumento perché sempre più viene considerato professionalmente ogni caso dando parere favorevole solo quando sono ipotizzabili miglioramenti e non esistono controindicazioni. Se lo nostro staff medico ritiene che non ci saranno benefici sostanziali con il trattamento, questo viene detto e, se del caso, vengono forniti consigli in merito a possibili alternative. Non è possibile garantire il miglioramento, ma il trattamento, costituito da più iniezioni di cellule staminali accompagnate da un completo programma di riabilitazione quotidiana praticato in Ospedali di eccellenza, tende ad ottenere il massimo possibile. Esiste un referente scientifico in grado di confermare eventuali risultati dei trattamenti a cui si sottopongono i pazienti? Proprio recentemente Beike ha annunciato la nomina di due scienziati già da tempo attivi nel settore delle cellule staminali in posizioni chiave nella società. Li Tao, Ph.D., entra a far parte come Direttore di Laboratorio del Laboratorio IPS (cellule staminali pluripotenti indotte) e Susan Jiang, MD, Ph.D., è stata nominata Direttore Scientifico. Il dottor Sean Hu, Ph.D., CEO e presidente, continuerà ad occuparsi dei successi della ricerca della società , rafforzando la sua posizione nel campo internazionale delle biotecnologie. Il Dr. Hu ha commentato: "Beike è all'avanguardia nella tecnologia delle cellule staminali in Cina e siamo attualmente in espansione in tutta l'Asia. Ci occupiamo di una serie di fattori importanti per rafforzare le nostre credenziali a livello internazionale e crediamo che il Dr. Li Tao e la Dr.ssa Susan Jiang contribuiranno fortemente a questo sforzo. Il Dr. Jiang guiderà le nostre iniziative per migliorare le tecnologie attuali e aumentare la loro accettazione da parte della comunità scientifica occidentale, mentre la Dr.ssa Tao dirigerà un gruppo di sviluppo per aggiornare le linee direttive relative a tecnologie emergenti per i prossimi cinque-dieci anni. " Il Dr. Tao arriva alla Beike con oltre 20 anni di esperienza di ricerca in genetica, epigenetica cellulare e biologia delle cellule staminali, biologia molecolare, cancro, biologia e chimica delle proteine. Recentemente è stato occupato ad alto livello nella ricerca della Stanford University School of Medicine. Durante i suoi sei anni a Stanford, è stato autore e coautore di 22 articoli sulla ricerca sul cancro e la genomica in varie riviste come Science, Human Molecular Genetics,. Prima di Stanford, ha conseguito il suo Ph.D. all'Università di Tokyo e ha trascorso nove anni in Giappone, lavorando sulla genetica e sull'ingegneria genetica, pubblicando articoli in 16 rinomate riviste internazionali. "Il Dr. Li Tao ha una notevole esperienza e ha dimostrato anche la sua capacità di pubblicare costantemente ricerche innovative. Vedremo la sua forte capacità di leadership quando dirigerà il lavoro di ricerca e sviluppo del nostro laboratorio di IPS. Questo è un settore giovane, la sua esperienza in ruoli di alto livello in Giappone e gli Stati Uniti costituisce una grande risorsa per il nostro obiettivo, quello di essere all’avanguardia nella ricerca. " Con nove ricercatori a tempo pieno, l’obiettivo principale del laboratorio di IPS è la programmazione sicura di cellule IPS per la produzione di insulina. La Dr.ssa Susan Jiang ha iniziato la sua carriera come medico nel campo della otorinolaringoiatria, specializzandosi nell'intervento chirurgico della testa e del collo. Dopo aver ricevuto il suo Ph.D. in Cina, ha completato il suo lavoro di post-dottorato nel Dipartimento di Fisiologia Biofisica presso l'Università dell’Arkansas nel 2002. Nel 2005, il Dr. Jiang si è trasferito al Dipartimento di Pediatria dell'Università di Stanford dove ha studiato il potenziale terapeutico delle cellule staminali nelle malattie respiratorie neo-natali e ha sviluppato modelli di guarigione delle ferite. Dopo quasi tre anni a Stanford, è diventata Direttore Scientifico nelle Escape Therapeutics negli Stati Uniti, gestendo il team scientifico e sviluppando prodotti basati sulle tecniche di ingegneria genetica delle cellule staminali umane e cellule beta per i disturbi diabetici correlati. Il Dr. Hu ha espresso il suo entusiasmo per l'assunzione di Susan Jiang: "Le esperienze cliniche internazionali e le esperienze di laboratorio del Dr. Jiang le danno il giusto background per aiutarci a sviluppare le nostre attuali tecnologie a livello internazionale. Lei avrà anche il compito di perfezionare i processi di coltivazione delle nostre cellule staminali e ottimizzare lo sviluppo clinico dei nostri protocolli di trattamento " La dottoressa Jiang ha aggiunto: "Ho deciso di tornare in Cina per il favorevole ambiente della ricerca in un paese in cui il governo ha sempre fornito un sostegno pratico e un quadro normativo, con ampio accesso ai finanziamenti. Ritengo la Beike nella posizione ideale per raccogliere i benefici di questo fertile ambiente dato che la sua attenzione è focalizzata sia sulle attuali tecnologie cliniche che alla ricerca d'avanguardia. " Oltre a questo viene sempre raccomandato, per quanto riguarda il singolo paziente, un monitoraggio dal proprio medico e/o neurologo di fiducia. Va sottolineato che in parecchi casi i miglioramenti riscontrati e certificati hanno permesso il rimborso delle cure da parte delle ASL Quando esiste una diagnosi certa, per esempio, di Distrofia Muscolare, cosa propone la Beike? Nella prima fase, a seconda dei casi, basta un rapporto generale sullo stato del paziente, l’ultima RMN e rispondere alle domande del formulario di prenotazione che contiene le domande di carattere medico necessario comprese quelle relative alle controindicazioni al trattamento. Nei casi dubbi, su indicazione del nostro staff medico che decide l’ammissione richiediamo ulteriori informazioni od esami specialistici in particolare per la Distrofia viene richiesta l’EMG. L’ammissibilità al trattamento viene stabilita ufficialmente solo a questo punto. Il trattamento consiste nella somministrazione di 6 iniezioni di cellule staminali da 10/15 milioni cadauna per via intravenosa e localmente accompagnate da un programma di Riabilitazione che è parte integrante del nostro trattamento. Gli esercizi e il programma vengono elaborati in base alle specifiche esigenze di ogni singolo paziente. La Riabilitazione di norma richiede da 2 a 4 ore giornaliere, da 4 a 6 giorni la settimana: ovviamente il "carico" dipende dalle condizioni del paziente stesso, e dunque dalla sua effettiva capacità di eseguire gli esercizi. Esistono pubblicazioni scientifiche in merito all’operato dei medici della Beike? Esistono centinaia di pubblicazioni in lingua cinese che nessuno vuole pubblicare per evidenti motivi legati al sistema di finanziamento delle riviste scientifiche. Queste ultime, che sono il mezzo attraverso cui viene divulgata la scienza medica a volte contengono “poca scienza”. Negli ultimi anni sono state criticate per aver pubblicato degli studi scientificamente deboli, in quanto le loro conclusioni non erano supportate da un metodo e dai dati, ed erano irrilevanti per i medici, e in definitiva per i pazienti In secondo luogo, secondo l’ex direttore del BMJ, è da rivedere il sistema di certificazione della peer review - la cosiddetta “revisione dei pari” - ovvero la richiesta ai “pari” degli autori degli studi scientifici di rivederli criticamente prima della pubblicazione- è un processo da riformare, in quanto “fa acqua da tutte le parti”. Lo ha dimostrato, ad esempio, lo stesso British Medical Journal, che ha dedicato all’argomento ben 5 congressi internazionali. Spesso i revisori non si accorgono degli errori presenti nelle ricerche. Da un recente studio condotto su 300 di essi, ai quali era stato sottoposto un testo di 600 parole contenente 8 errori, è emerso infatti che nessuno è stato in grado di individuarne più di cinque, che il 20% non ne ha riconosciuto addirittura nessuno, e in media ne sono stati individuati soltanto due. Eppure gli editori continuano ad essere convinti che abbia un valore inestimabile. ”Il conflitto di interesse nella ricerca è una condizione e non un comportamento nel senso che essendo essa finanziata dall’industria ne viene anche condizionata, spesso in maniera inconscia”. La questione riguarda la maggior parte dei ricercatori biomedici, come testimoniato da uno studio comparso sul Jama (the Journal of the American Medical Association) nel 2003, condotto su 789 articoli tratti dalle maggiori riviste mediche. Ne risulta che ben un terzo degli autori più importanti ha degli interessi economici nella propria ricerca, ad esempio perché sono le case farmaceutiche a finanziarla. Queste ultime hanno avuto storicamente una grande importanza, visto che quasi tutti i nuovi farmaci degli ultimi cinquanta anni, a cui si deve la trasformazione della medicina, sono stati prodotti da loro. Ma gli interessi delle aziende, dei medici, dei pazienti e dunque delle riviste non coincidono. Un’azienda farmaceutica ha tutto l’interesse a fare assumere ai pazienti un proprio farmaco pur sapendo che un altro potrebbe essere migliore. La medicina cinese preferisce raccogliere dati ed esperienza attraverso i protocolli osservazionali in quanto, specie per le cellule staminali, non crede ai metodi occidentali, si tratta di due scuole di pensiero,per cui pur seguendo le linee direttive dell’International Society for Stem Cell Research (Isscr) confronta i dati con i vari Centri precedentemente indicati e si sta concentrando sulle nuove linee di cellule iPS. Come mai UILDM e AISLA ritengono che la Beike proponga solo finte illusioni? Senza voler aprire in questa sede aprire una polemica sugli enormi interessi economici che gravitano intorno al mondo sanitario, basterebbe leggere ancora quanto dichiara l’ex Direttore del British Medical Journal secondo cui il primo problema è la bassa qualità della ricerca. Infatti, da uno studio dell’ACP Journal Club, che ha preso in esame 100 delle maggiori riviste internazionali, emerge che meno del 5% di esse risponde effettivamente a criteri di validità scientifica e clinica.i In alcuni casi la percentuale scende addirittura al di sotto dell’1%. Probabilmente l’atteggiamento di UILDM e AISLA è dettato da un lato da una diffidenza di principio verso l’Oriente stimolata dai ricercatori occidentali che si sentono in imbarazzo rispetto al gap biotecnologico, dall’altro da un’informazione incompleta che nessuno vuole approfondire e valutare obiettivamente. È stato ad esempio nel 2008 proposto a Parent Projects un trattamento monitorato da un neurologo di fiducia per 5 pazienti con Distrofia, con assunzione del 50% dei costi, al fine di disporre di un parametro preciso che potesse essere diffuso e sgombrasse il campo da sterili polemiche, ma purtroppo la collaborazione è stata rifiutata. BEIKE EUROPE, Lugano . 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