Buzzi Unicem

Vendite di cemento e di calcestruzzo preconfezionato in diminuzione rispettivamente del 20,6% e del 18,9%

Prosegue, nel terzo trimestre, la debolezza dei nostri principali mercati

Ricavi netti -23,8%; margine operativo lordo a 426,3 milioni, pari al 20,5% del fatturato

Invariate le prospettive di risultato per l’intero esercizio 2009


Dati consolidati


  

  


Gen-Set 09
   


Gen-Set 08
   


% 09/08
Vendite di cemento


m ton


19,7


24,9


   -20,6
Vendite di calcestruzzo


m m3


10,5


12,9


-18,9
Ricavi netti


€m


2.075,8


2.724,7


-23,8
Margine Operativo Lordo


€m


426,3


731,5


-41,7
Utile netto


€m


142,6


362,9


-60,7
Utile netto escluse quote terzi


€m


117,3


295,1


-60,3








Set 09


Dic  08


Var.
Indebitamento netto


€m


1.198,3


1.059,7


138,6


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2009.

L’andamento delle dinamiche di mercato nei mesi estivi del 2009 ha sostanzialmente confermato i trend delineatisi nella prima metà dell’anno. A livello consolidato la domanda di cemento e calcestruzzo preconfezionato si è stabilizzata intorno ai volumi raggiunti nel secondo trimestre, nonostante alcuni progressi nei Paesi dell’Europa Centrale ed Orientale. Pertanto, le vendite di Buzzi Unicem si sono mantenute deboli e su livelli assai inferiori rispetto al 2008, con un chiaro impatto sui risultati economici del gruppo.

I diversi comparti delle costruzioni rimangono penalizzati dall’andamento economico internazionale; in particolare la domanda legata all’edilizia non residenziale continua a risentire degli ingenti tagli agli investimenti attuati dalle imprese, mentre il settore residenziale, dopo mesi di depressione delle attività, non rileva miglioramenti evidenti. Allo stesso modo, gli investimenti pubblici in infrastrutture, previsti dai piani di stimolo dei governi centrali, non mostrano ancora effetti rilevanti, a causa dei ritardi legati al processo decisionale e di allocazione dei fondi, ma soprattutto alle effettive difficoltà di bilancio (principalmente in Italia e Stati Uniti), che vincolano sempre più le capacità di spesa.

Nel periodo gennaio-settembre 2009, le vendite di cemento e clinker del gruppo si sono attestate a 19,7 milioni di tonnellate, -20,6% rispetto allo scorso esercizio. Lo scenario dei volumi continua a presentare una contrazione in tutte le aree geografiche di presenza, ad esclusione del Messico, ed in misura decisamente marcata in Ucraina, Russia, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono fermate a quota 10,5 milioni di metri cubi, -18,9% rispetto ai primi nove mesi del 2008, a seguito di un declino generalizzato in tutti le regioni, ed in particolare in Europa Centrale, Orientale ed in Italia.

I prezzi di vendita del cemento hanno mantenuto una dinamica favorevole in Germania e Lussemburgo e, in valuta locale, in Repubblica Ceca e Messico. Il segno negativo si è, invece, riproposto in Italia, Stati Uniti, Ucraina e Russia, come conseguenza della debolezza della domanda; essenzialmente stabile la situazione della Polonia. L’andamento dei prezzi nel settore calcestruzzo preconfezionato è stato positivo in Europa Centrale e Messico, negativo in Europa Orientale e stabile in Italia e Stati Uniti. I costi di produzione legati ai fattori energetici, particolarmente onerosi nella prima parte dell’anno, hanno evidenziato nel terzo trimestre una riduzione in Italia, Messico e Stati Uniti, a sostegno della redditività; nello stesso periodo l’andamento deflazionistico dei costi ha influenzato in misura più moderata la Germania, così come i Paesi dell’Europa Orientale, che rimangono fortemente penalizzati rispetto al 2008.

Il fatturato consolidato è diminuito del 23,8% da 2.724,7 a 2.075,8 milioni ed il margine operativo lordo è stato di 426,3 milioni (-305,1 milioni ovvero -41,7%); al netto delle voci non ricorrenti la riduzione a tutto settembre del margine operativo lordo sarebbe stata di 329,9 milioni (-45,5%). La redditività caratteristica ricorrente è passata così dal 26,6% al 19,0%. Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto impatto negativo per 52,0 milioni sul fatturato e per 13,5 milioni sul margine operativo lordo, a causa della debolezza delle valute dell’Europa Orientale e del Messico; l’effetto riferito al dollaro ha continuato ad essere favorevole, nonostante il deprezzamento più evidente nel terzo trimestre. Gli effetti delle variazioni nel perimetro di consolidamento hanno contribuito in modo lievemente positivo sulle due grandezze, per 55,7 e 4,5 milioni rispettivamente. A perimetro e cambi costanti, la contrazione del fatturato sarebbe stata comunque del 23,8%, mentre il margine operativo lordo sarebbe diminuito del 40,4%. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 165,5 milioni (160,7 milioni nei primi nove mesi del 2008) il risultato operativo è stato pari a 260,8 milioni (570,8 milioni nel 2008). Gli oneri finanziari netti sono aumentati da 52,6 a 77,7 milioni, principalmente a causa della riduzione degli interessi attivi e della valutazione degli strumenti derivati di copertura; stabile l’apporto delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (+0,5%). L’utile ante imposte si è dunque attestato a 193,3 milioni contro i 530,9 milioni del settembre 2008 (-63,6%). Il conto economico del periodo, pur beneficiando di un’aliquota fiscale più favorevole, ha chiuso con un utile netto in calo del 60,7% a 142,6 milioni di euro (erano 362,9 milioni nel 2008), di cui 117,3 milioni attribuibili agli azionisti della società (295,1 milioni nel 2008).

Il flusso di cassa del periodo ha raggiunto i 308,1 milioni (523,6 milioni il corrispondente valore nel 2008). L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2009 ammonta a 1.198,3 milioni, +138,6 milioni rispetto al dicembre 2008. Nei nove mesi il gruppo ha effettuato investimenti in immobilizzazioni tecniche per complessivi 268,3 milioni, di cui 163,7 per progetti di espansione della capacità produttiva riferiti agli impianti di Selma (Stati Uniti), Suchoi Log (Russia), Esch-sur-Alzette (Lussemburgo) e Apazapan (Messico). Gli investimenti in immobilizzazioni finanziarie sono stati pari a 5,3 milioni.
Il patrimonio netto a fine settembre 2009, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.646,9 milioni, contro i 2.705,5 milioni del 31 dicembre 2008; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,45 (era 0,39 a fine 2008).

Italia
L’andamento delle nostre vendite di cemento e clinker, inclusa la quota destinata all’esportazione, ha segnato una riduzione del 16,9%; i prezzi di vendita si sono mantenuti su livelli inferiori rispetto al 2008 (-6,3%) a causa della debolezza della domanda e della intensa attività competitiva. I volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato hanno registrato un declino del 15,8%, con prezzi stabili (+0,4%). Sul fronte dei costi, i fattori energetici hanno avuto andamento decrescente nel periodo, apportando finalmente nel terzo trimestre un beneficio rispetto allo stesso periodo del 2008. Il fatturato complessivo delle attività italiane è passato da 658,6 a 540,4 milioni (-17,9%), mentre il margine operativo lordo si è portato a 59,9 milioni dai precedenti 121,3 milioni (-50,6%). Considerando che lo scorso esercizio aveva beneficiato di proventi straordinari per 7,0 milioni, la redditività caratteristica ricorrente si è attestata al 11,1% rispetto al 17,3% del 2008.


Europa Centrale
In seguito ad un principio d’anno particolarmente negativo, anche per i fenomeni climatici, le quantità di cemento vendute in Germania nei primi nove mesi dell’anno sono diminuite del 14,7%, mentre il calcestruzzo preconfezionato ha registrato un calo dei volumi del 23,0%. I ricavi medi unitari sono migliorati di circa l’8% per il cemento e del 9% per il calcestruzzo. Il fatturato totale si è attestato a 401,3 milioni (459,5 milioni nel 2008) ed il margine operativo lordo è passato da 76,5 a 97,2 milioni di euro, con un incremento del 26,9%. Tuttavia, al netto delle componenti non ricorrenti (sopravvenienze attive per 37,4 milioni), la redditività caratteristica avrebbe subito una contrazione del 21,9%.

In Lussemburgo, le quantità di cemento vendute hanno mostrato un andamento negativo (-13,2%) ma l’intonazione dei prezzi si è confermata favorevole (+6,2%). Il fatturato complessivo è passato da 69,4 a 62,1 milioni (-10,5%); il margine operativo lordo ha chiuso conseguentemente a livelli inferiori rispetto al 2008, passando da 12,9 a 10,3 milioni (-20,4%).

Nei Paesi Bassi le quantità vendute hanno raggiunto gli 0,68 milioni di metri cubi di calcestruzzo preconfezionato (-20,7% rispetto allo stesso periodo del 2008), con ricavi pari a 84,0 milioni (-18,8% sul 2008) ed un margine operativo lordo assai inferiore a quello dello scorso anno (da 4,7 a 1,3 milioni).

Europa Orientale
I Paesi dell’Europa Orientale continuano a procedere con velocità sensibilmente diverse. Da un lato Russia ed Ucraina non mostrano segnali di ripresa, dall’altro Repubblica Ceca e Polonia, nel terzo trimestre, hanno progressivamente migliorato i propri risultati. In Polonia, specialmente, grazie al sostegno dei fondi Europei per le infrastrutture, si è registrata una diminuzione dei volumi venduti pari al 9,0%. Le vendite della Repubblica Ceca, la cui economia è meno diversificata ed i margini di intervento pubblico ridotti, hanno mostrato un andamento negativo di circa il 20%. Le nostre attività in Ucraina, invece, colpite dallo stallo economico ed istituzionale che ormai perdura dalla fine del 2008, hanno chiuso i nove mesi con una contrazione dei volumi di vendita di quasi il 49%, seppur in miglioramento rispetto a giugno 2009. Infine, la Russia si è mantenuta fortemente negativa, sperimentando un calo delle vendite del 39%, che non lascia intravedere miglioramenti di rilievo prima del 2010.

I prezzi medi di vendita del cemento in valuta locale sono risultati in leggera crescita in Repubblica Ceca (+1,2%), sostanzialmente stabili in Polonia (-0,2%), in peggioramento in Ucraina e Russia rispettivamente del 4,8% e 30,1%. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato nell’area sono diminuite del 31,4%, a causa delle difficoltà di mercato in Repubblica Ceca e soprattutto Ucraina, senza possibilità di recupero dal lato prezzi. L’andamento di volumi e prezzi sopra descritto, si è tradotto in una contrazione del fatturato dell’intera regione pari al 50,1%, da 736,2 a 367,4 milioni; similmente, il margine operativo lordo è passato da 311,5 a 95,7 milioni, con una contrazione del 69,3%. La perdita di valore delle valute locali (zloty 27,8%, corona ceca 7,3%, hryvnia 45,9%, rublo 21,2%) ha fortemente penalizzato la traduzione dei risultati in euro (-79,9 milioni per il fatturato, -15,2 milioni per il margine operativo lordo).

Stati Uniti d’America
Il mercato nazionale ha riscontrato nei nove mesi un calo della domanda pari al 27,3%. Le vendite di cemento realizzate da Buzzi Unicem sono diminuite del 23,2%, mentre il calcestruzzo preconfezionato è arretrato solo del 4,0%, grazie al perimetro di consolidamento più ampio. I prezzi medi del cemento in valuta locale sono diminuiti del 4,2%. Il fatturato complessivo è così passato da 554,5 a 494,0 milioni (-10,9%) ed il margine operativo lordo da 141,2 a 105,8 milioni di euro (-25,0%), favorito dalla riduzione del costo dei combustibili. Escludendo poste negative non ricorrenti per 5,6 milioni, il margine operativo lordo si sarebbe assestato a 111,4 milioni di euro (-21,0%).  L’effetto cambio ha inciso positivamente sui ricavi per 50,9 milioni e sul margine operativo lordo per 10,9 milioni.

Messico (consolidamento al 50%)
La collegata Corporación Moctezuma ha incrementato nei nove mesi le quantità vendute di cemento del 3,0%, in uno scenario migliorativo dei prezzi in valuta locale (+4,3%). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno fatto segnare, invece, una contrazione del 5,7%, ugualmente con effetto prezzo positivo (+5,3%). Il fatturato ed i risultati operativi, superiori a quelli dello scorso esercizio in valuta locale, hanno avuto entrambi andamento negativo in euro, a causa del deprezzamento del peso messicano (-16,3%). Pertanto, i ricavi netti sono passati da 154,7 a 140,7 milioni di euro (-9,1%) e il margine operativo lordo da 63,3 a 56,2 milioni (-11,2%). La componente energetica dei costi di produzione ha iniziato a beneficiare del trend deflazionistico in atto nel terzo trimestre, favorendo un certo miglioramento della redditività caratteristica.

Evoluzione prevedibile della gestione
In Italia, i volumi di vendita sono attesi in diminuzione del 15-16% circa, mentre i prezzi continueranno a rimanere sotto pressione con possibilità di indebolimento ulteriore; i benefici sul lato costi permetteranno di bilanciare solo parzialmente l’attesa riduzione della redditività.
La Germania chiuderà il 2009 con un calo dei volumi simile a quanto proposto nei nove mesi; anche nella parte finale dell’anno i prezzi dovrebbero mantenersi stabili, sui livelli raggiunti.
Polonia e Repubblica Ceca possono riservare, nell’ultimo trimestre, qualche ulteriore margine di miglioramento. Per contro, Russia ed Ucraina non presentano possibilità di recupero evidenti: la domanda di cemento continuerà ad essere particolarmente depressa, con una diminuzione delle quantità vendute superiore al 30% ed al 40% rispettivamente.
Negli Stati Uniti d’America non si prevede una significativa inversione di tendenza in nessun comparto delle costruzioni ed i nostri volumi di vendita sono attesi in diminuzione oltre il 20%. Il grado di utilizzo della capacità produttiva nel settore tende a diminuire e ciò aumenta la volatilità dei prezzi.
In Messico le aspettative per l’intero esercizio sono di volumi stabili o in leggera crescita, in uno scenario analogo anche dal lato prezzi; i risultati saranno penalizzati tuttavia dalla svalutazione del peso.
Nel complesso quindi, riteniamo che durante l'ultima parte dell'anno le situazioni operative dei nostri mercati continueranno ad essere difficili e senza prospettive concrete di miglioramento. Pertanto, a livello consolidato, confermiamo per il corrente 2009 le indicazioni espresse nella relazione semestrale, che prevedono il raggiungimento di un margine operativo lordo ricorrente inferiore di circa il 40% rispetto all'esercizio 2008. Peraltro, anche grazie alle azioni di contenimento dei costi messe in atto dalla società, la redditività caratteristica si manterrà pari a circa il 20% del fatturato.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


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