GRUPPO BANCA MARCHE: IL CDA APPROVA I RISULTATI DI BILANCIO DEL PRIMO SEMESTRE 2013

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Marche, riunitosi in data odierna, ha approvato all’unanimità i risultati del primo semestre 2013. Il risultato di periodo è determinato essenzialmente dalle rettifiche sui crediti apportate nell’ambito del percorso di discontinuità nella gestione del Gruppo Banca Marche, che ha consentito di coprire in maniera adeguata i rischi presenti nel portafoglio creditizio.

Le principali componenti economiche evidenziano:
• Margine di interesse in riduzione su base annua del 27,4% per l’effetto congiunto di un incremento degli oneri passivi del 3,4% e di una contrazione degli interessi attivi del 13,1%, quest’ultima, in particolare, ascrivibile – oltre che ai tassi di mercato per gli impieghi su valori storicamente minimi – al venir meno dei flussi di interessi sui crediti passati a sofferenza negli ultimi 12 mesi e a minori interessi sul portafoglio titoli, anche in conseguenza della riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiano;
• Commissioni e altri proventi di gestione in flessione su base annua del 3,5%, soprattutto a seguito del nuovo quadro normativo in materia di commissioni applicate agli affidamenti;
• Risultato dell’attività sui mercati finanziari, complessivamente in crescita da 21 milioni di euro del primo semestre 2012 a 96 milioni di euro del 30 giugno 2013, a seguito del riposizionamento del portafoglio titoli che ha consentito di realizzare plusvalenze da capital gain manifestatesi nel corso del periodo;
• Costo del Credito (dato dal rapporto tra rettifiche nette su crediti e totale dei crediti a clientela), pari a 277 basis point (40 bps nel primo semestre del 2012 e 600 bps nel 2012), con rettifiche su crediti pari a 451,8 milioni di euro in aumento di 373 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2012, per effetto di un ulteriore aumento delle coperture. Rispetto alla comunicazione fornita al mercato lo scorso 1° agosto, l’ammontare delle rettifiche su crediti si è incrementato di circa 170 milioni di euro. I dati della semestrale incorporano gli adeguamenti, resi necessari dalle mutate condizioni di contesto, dei parametri di impairment collettivo del portafoglio in bonis e di attualizzazione dei crediti in sofferenza, come successivamente indicato in merito alla qualità del credito;
• Costi operativi in sensibile riduzione rispetto al primo semestre 2012 (-4,1%).
• Le componenti economiche sopra citate conducono ad un risultato netto di periodo negativo per 232 milioni di euro (perdita dell’intero esercizio 2012 pari a 526 milioni di euro).

Il livello di patrimonializzazione del Gruppo ha risentito del risultato economico negativo del semestre.
Il patrimonio di base del Gruppo scende da 873 milioni di euro del 31 dicembre 2012 a 643 milioni di euro del 30 giugno 2013, conseguentemente il patrimonio di vigilanza passa da 1.322 milioni di euro a 996 milioni di euro.
Gli effetti della dinamica dei citati aggregati patrimoniali sui relativi indicatori sono stati in parte mitigati dalla riduzione delle attività ponderate per il rischio, per effetto sia della contrazione degli impieghi, sia del diffuso aumento del grado di copertura dei crediti. Gli asset ponderati per il rischio (RWA) scendono da 15.528 milioni di euro del 31.12.2012 a 14.978 milioni di euro del 30.06.2013.
Le dinamiche congiunte degli aggregati suddetti conducono ad un Tier 1 Ratio del 4,29% e ad un Total Capital Ratio del 6,64%.
Per far fronte alla necessità di ricostituire adeguati livelli di presidi patrimoniali, lo scorso 20 giugno, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato di sottoporre all’assemblea una operazione di patrimonializzazione di complessivi 400 milioni di euro, di cui 300 milioni di euro a titolo di aumento di capitale, da realizzarsi entro il secondo semestre 2013, e 100 milioni di euro, da perfezionarsi entro un periodo massimo di 24 mesi.
La realizzazione dell’operazione di aumento di capitale consentirebbe al Gruppo di innalzare il Total Capital Ratio al di sopra dei limiti regolamentari.
Inoltre, nel più ampio progetto di rafforzamento patrimoniale, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nella medesima riunione, ha deliberato l’emissione di un prestito subordinato di classe Upper Tier 2 per un massimo di 100 milioni di euro, che al 30 giugno risulta sottoscritto per 20 milioni e successivamente per ulteriori 5 milioni di euro.

Nel contesto macroeconomico ancora molto critico, coerentemente con quanto già avviato nel secondo semestre del 2012, è proseguita l’intensa attività di classificazione del portafoglio crediti e di attenta valutazione del rischio creditizio connesso. Ciò si è riflesso in un ulteriore innalzamento dei livelli di copertura dei crediti: il coverage ratio complessivo, infatti, è passato dal 7,7% del dicembre 2012 al 10,4% del 30 giugno 2013.
Le attività deteriorate si sono incrementate nel semestre del 15%, giungendo a rappresentare un’incidenza del 24,1% dei crediti a clientela (19,7% al 31 dicembre 2012).I fondi rettificativi a presidio dei crediti suddetti sono stati incrementati più che proporzionalmente (+31,7%), consentendo quindi di innalzare il relativo indice di copertura di ulteriori 2,8 punti percentuali (dal 28,2% al 31,0%).
Nel dettaglio delle singole tipologie di credito problematico l’indice di copertura delle sofferenze – al netto degli interessi di mora e delle cancellazioni - passa dal 41,6% a dicembre 2012 al 44,7% a giugno 2013, anche per effetto dell’adeguamento dei tempi di recupero sull’intero portafoglio dei crediti a sofferenza, in coerenza con l’allungamento dei tempi richiesti dalle procedure giudiziarie. Considerando anche le cancellazioni di crediti in sofferenza e gli interessi di mora annullati, l’indice di copertura delle sofferenze sale al 57,3%.
Dopo l’applicazione di rigorosi criteri valutativi analitici (similari a quelli applicati ai crediti in sofferenza) e l’adeguamento dei parametri di accantonamento forfettario per i crediti di importo più contenuto, il grado di copertura degli incagli si innalza dal 25,9% (dato al 31.12.2012) al 26,2% del 30.06.2013. Nell’ambito degli incagli è stata rafforzata la copertura delle posizioni di maggiore entità: la copertura media delle prime 20 esposizioni è stata elevata al 32,7%, dal precedente 25%.

Particolare attenzione è stata anche posta all’innalzamento della copertura dei crediti in bonis, i cui fondi (cd. “collettivi”) sono stati portati dallo 0,7% allo 0,97%.

Il bilancio semestrale 2013 si può considerare come il compimento di un percorso, avviato già nel secondo semestre 2012, di revisione straordinaria del portafoglio crediti, che riflette il contesto di mercato particolarmente critico, in special modo per il settore immobiliare, e che ha recepito integralmente le indicazioni dell’Organo di Vigilanza. Inoltre le misure di presidio attivate nella gestione del credito hanno permesso una stabilizzazione della qualità del portafoglio, con previsti benefici già dal secondo semestre dell’anno in termini di normalizzazione del costo del credito.

Il totale degli impieghi a clientela del Gruppo si attesta a 16.295 milioni di euro, segnando sulla fine del 2012 una flessione del 5,8%.
La contrazione dei volumi di credito è stata prevalentemente indotta dalla perdurante debolezza del contesto congiunturale. Dal lato delle imprese, in particolare, ha pesato la fase negativa del ciclo economico, che ha determinato un indebolimento degli investimenti. Pur nel contesto della complessiva contrazione del totale impieghi, nel primo semestre il Gruppo ha effettuato nuove erogazioni, prevalentemente a favore di piccole e medie imprese e famiglie, per 406 milioni di euro.

La raccolta complessiva, al 30 giugno 2013, si attesta a 18.801 milioni di euro, segnando una flessione del 3,3% sul 31 dicembre 2012, riscontrata sia nella componente di raccolta indiretta (-8,3%), sia nella raccolta diretta (-2,1%), in valore pari a 15.432 milioni di euro.La riduzione della raccolta complessiva è essenzialmente ascrivibile al minor ricorso ai mercati istituzionali per oltre 1,4 miliardi di euro quasi completamente compensata dalla crescita della raccolta diretta da clientela retail che si è incrementata nel periodo per oltre 1 miliardo.
In un contesto finanziario, caratterizzato da una progressiva riduzione dei rendimenti degli strumenti finanziari, è proseguita l’offerta di prodotti on line vincolati, finalizzata ad incrementare il posizionamento presso nuove fasce di clientela, anche in termini di residenza della controparte, che ha consentito di incrementare nel semestre i relativi volumi di raccolta per oltre 800 milioni di euro ed ha permesso di sopperire alla mancata emissione di nuovi prestiti obbligazionari per le controparti dei mercati istituzionali, caratterizzati da condizioni più onerose.
I primi sei mesi del 2013 hanno visto anche uno sviluppo della raccolta da clientela ordinaria, tramite la rete sportelli, che unitamente al canale virtuale, ha consentito la crescita della raccolta diretta da clientela retail per 1.244 milioni di euro, con conseguente aumento dell’incidenza delle controparti retail sul totale della provvista, anche a fronte del rimborso di 930 milioni di euro di obbligazioni istituzionali e di 525 milioni di euro di pronti/termine con controparti centrali.

Nel primo semestre del 2013, il Gruppo ha perseguito il miglioramento degli indicatori strutturali dell’intermediazione.
L’incremento della componente più stabile della raccolta ha consentito una riduzione del funding gap (differenza tra i crediti a clientela ordinaria e la raccolta da clientela retail) attestatosi a 2.846 milioni di euro al 30 giugno 2013 da 4.633 milioni di euro di fine 2012, con una riduzione nel semestre di 1.817 milioni di euro.
Il rapporto di intermediazione (rapporto tra il totale degli impieghi a clientela e il totale della raccolta diretta) è passato da 109,8% di fine 2012 a 105,6% del 30 giugno 2013. Le citate dinamiche degli indicatori di liquidità strutturale sono il risultato congiunto di una crescita della raccolta retail, supportata dal significativo sviluppo del canale on line, unitamente ad una flessione dei volumi dei crediti.
La provvista BCE a cui Banca Marche ha fatto ricorso, risulta nel primo semestre del 2013 pari a 4.350 milioni di euro, garantita da 6.599 milioni di euro di titoli eleggibili.

Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 1° agosto u.s. ha approvato il Piano Industriale 2013-2016, che delinea il percorso per il ritorno, dall’anno 2014, a livelli di redditività e patrimonializzazione adeguati.
Le opzioni strategiche mediante le quali traguardare gli obiettivi pluriennali del Gruppo Banca Marche sono state individuate lungo cinque direttrici di intervento:
• rafforzamento dei livelli di patrimonializzazione, anche attivando processi volti alla dismissione di assets non strategici;
• gestione sostenibile della liquidità, attraverso un corretto bilanciamento del rapporto tra depositi e impieghi e la riduzione della dipendenza dalla BCE;
• evoluzione della piattaforma di gestione, controllo e recupero del credito anche attraverso una focalizzazione del portafoglio sulla clientela core;
• conseguimento di una struttura di costo “eccellente”;
• consolidamento dei ricavi, con l’adozione di una disciplina “value based” nella gestione della clientela e nella strategia di pricing.

Il Piano industriale, con il ritorno ad adeguati target economici-patrimoniali, consente di presentare al mercato un’operazione di rilancio aziendale che passa attraverso l’annunciata operazione di aumento di capitale.
A riguardo, proseguono le necessarie attività, pur non potendosi formulare le previsioni in merito al collocamento, posto che né soci né terzi hanno assunto impegni vincolanti relativi alla sottoscrizione dell’aumento di capitale.
Per il raggiungimento degli obiettivi è stato già avviato un dettagliato piano di turnaround, con l’avvio di specifici cantieri di attività, con il compito di attivare tutte le leve strategiche contenute nel Piano Industriale, tra cui, l’attivazione di una task force per la gestione del credito deteriorato, la revisione della piattaforma informatica, la semplificazione organizzativa e il corretto dimensionamento delle strutture. E’ previsto a breve l’avvio del tavolo di confronto con i sindacati per la discussione della piattaforma contrattuale e l’attivazione del fondo di solidarietà.

Stato Patrimoniale Consolidato

Voci dell'attivo 30.06.2013 31.12.2012
10. Cassa e disponibilità liquide   967.239   638.242
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione   144.403   145.043
30. Attività finanziarie valutate al fair value   18.915   17.728
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita   3.076.736   3.173.944
60. Crediti verso banche   691.479   681.313
70. Crediti verso clientela   16.295.311   17.300.643
80. Derivati di copertura   5.820   34.562
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)   5.031   11.527
100. Partecipazioni   20   20
120. Attività materiali   38.025   37.697
130. Attività immateriali   42.542   40.795
140.  Attività fiscali   485.217   485.504
  a) correnti 116.255   95.476  
  b) anticipate 368.962   390.028  
  b1)di cui alla Legge 214/2011 318.089   351.824  
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione   1.623   1.623
160. Altre attività   134.701   123.727
Totale dell'attivo   21.907.062   22.692.368



Voci del passivo e del patrimonio netto 30.06.2013 31.12.2012
10. Debiti verso banche   5.060.535   5.094.313
20. Debiti verso clientela   8.902.537   8.487.407
30. Titoli in circolazione   5.720.146   6.210.719
40. Passività finanziarie di negoziazione   54.508   54.006
50. Passività finanziarie valutate al fair value   809.621   1.065.003
60. Derivati di copertura   50.525   63.294
80. Passività fiscali   81.132   139.136
  a) correnti 71.069   112.849  
  b) differite 10.063   26.287  
100. Altre passività   395.671   458.410
110. Trattamento di fine rapporto del personale   65.699   61.607
120. Fondi per rischi e oneri   86.437   86.261
  a) quiescenza e obblighi simili 58.556   60.245  
  b) altri fondi 27.881   26.016  
140. Riserve da valutazione   -36.329   23.073
170. Riserve   215.241   650.123
180. Sovrapprezzi di emissione   98.053   189.400
190. Capitale   662.757   662.757
200. Azioni proprie (-)   -39.622   -39.622
210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)   12.511   12.709
220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)   -232.360   -526.228
Totale del passivo e del patrimonio netto   21.907.062   22.692.368



Conto Economico Consolidato

Voci 30.06.2013 30.06.2012
10. Interessi attivi e proventi assimilati   363.035   417.900
20. Interessi passivi e oneri assimilati   (200.594)   (194.003)
30. Margine d'interesse   162.441   223.897
40. Commissioni attive   70.040   81.165
50. Commissioni passive   (10.608)   (10.735)
60. Commissioni nette   59.432   70.430
70. Dividendi e proventi simili   2.286   1.073
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione   13.146   5.246
90. Risultato netto dell'attività di copertura   1.911   410
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:   80.472   15.050
  a) crediti (62)   1.121  
  b) attività finanziarie disponibili per la vendita 79.260   11.542  
  d) passività finanziarie 1.274   2.387  
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value   (4.067)   21.542
120. Margine di intermediazione   315.621   337.648
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:   (457.043)   (78.616)
  a) crediti (451.874)   (78.779)  
  b) attività finanziarie disponibili per la vendita (5.182)   -  
  d) altre operazioni finanziarie 13   (310)  
140. Risultato netto della gestione finanziaria   (141.422)   259.032
170. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa   (141.422)   259.032
180. Spese amministrative:   (186.221)   (194.087)
  a) spese per il personale (108.756)   (116.179)  
  b) altre spese amministrative (77.465)   (77.908)  
190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri   (5.594)   (1.928)
200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali   (3.621)   (3.693)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali   (5.165)   (5.635)
220. Altri oneri/proventi di gestione   31.731   24.081
230. Costi operativi   (168.870)   (181.262)
240. Utili (Perdite) delle partecipazioni   (1)   -
260. Rettifiche di valore dell'avviamento   -   -
270. Utili (Perdite) da cessione di investimenti   (11)   (18)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte   (310.304)   77.752
290. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente   77.375   (34.535)
300. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte   (232.929)   43.217
320. Utile (Perdita) d'esercizio   (232.929)   43.217
330. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi   (569)   361
340. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo   (232.360)   42.856



Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva

Voci 30.06.2013 30.06.2012
10. Utile (Perdita) d'esercizio -232.929 43.217
  Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico    
40. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti -605 -1.064
  Altre componenti reddituali al netto delle imposte con  rigiro a conto economico    
90. Copertura dei flussi finanziari -9.333 679
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita -47.674 36.013
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte -59.467 34.268
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) -292.396 77.485
150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi -633 346
160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo -289.908 78.499



Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154 bis del TUF, visto il comma 2° dell'art. 154 bis del TUF, dichiara che i dati sopra riportati corrispondono alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.